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RIQUALIFICAZIONE DEL PATRIMONIO EDILIZIO

Arch. Gabriele Bellotti • mar 25, 2020
La riqualificazione del patrimonio edilizio esistente è da intendersi come la trasformazione di un ampio bacino di immobili, concepiti sulla base di standard progettuali superati, che possono essere interessati da processi edilizi che li portano ad avere una maggiore efficienza energetica, un alto comfort abitativo, una maggiore sicurezza degli impianti, una più efficiente sicurezza sismica e il recupero della bellezza esterna perduta negli anni, ecc.
L’involucro edilizio, insieme al suo sistema strutturale ed impiantistico, rappresenta un punto di debolezza delle costruzioni esistenti sul quale è necessario intervenire, fornendo contributi migliorativi inerenti un migliore isolamento termo-acustico, un’efficienza energetica, con uno sguardo sempre attento alla sua fruibilità e all’estetica.
La riqualificazione del patrimonio edilizio esistente rappresenta ormai un investimento sociale, agevolato dallo Stato con apposite misure di sgravio fiscale:

Il “Bonus Ristrutturazioni”, si riferisce agli interventi di #ristrutturazione generale dell’immobile, tra i quali spostamento di pareti interne e porte, rifacimento degli impianti idrici e pavimentazioni (esclusivamente se inserite all’interno di opere più ampie di ristrutturazione). L’agevolazione è stata estesa fino al 31 dicembre 2020 e prevede di recuperare il 50% dei costi sostenuti nel 2020 nel limite di 96.000 euro per ogni immobile, con riferimento a distinte casistiche a seconda che si tratti di interventi su singole unità immobiliari o parti condominiali;

• l’ “EcoBonus”, si riferisce agli interventi di riqualificazione energetica, tra i quali sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale, installazione di impianto di climatizzazione estiva, impianto solare, sostituzione infissi, realizzazione di cappotto alle pareti esterne, ecc. L’agevolazione è stata estesa fino al 31 dicembre 2020 e prevede di recuperare il 65% dei costi sostenuti nel 2020 nel limite di 100.000 euro per ogni immobile.

• Il “bonus facciate” si riferisce agli interventi di abbellimento degli edifici, mediante interventi di recupero o restauro della facciata esterna di edifici esistenti, di qualsiasi categoria catastale, compresi quelli strumentali. Sono agevolabili i lavori realizzati per il rinnovamento e il consolidamento della facciata esterna, inclusa la semplice pulitura e tinteggiatura e gli interventi su balconi, ornamenti, fregi, lavori sulle grondaie e i pluviali, su parapetti e cornici.
Sono comprese nella nuova agevolazione fiscale anche le spese correlate come l’installazione dei ponteggi e lo smaltimento dei materiali. Consente di recuperare il 90% dei costi sostenuti nel 2020, senza un limite massimo di spesa e possono beneficiarne tutti, da inquilini e proprietari, residenti e non residenti nel territorio dello Stato, persone fisiche e imprese.
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