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N O V I T À  TREFOR PROJECT

Condivisione di idee

Autore: andrea masoni 13 apr, 2023
Trefor Project ha progettato e diretto la riqualificazione della nuova sede SFA Italia a San Donato Milanese. Il progetto ha interessato l’intero immobile di Via XXV Aprile (ex ITALIARREDA) di circa 13.000 mq. ed è stata una vera sfida contro il tempo: i lavori iniziati nel mese di settembre 2022 sono terminati a fine marzo 2023 rispettando le tempistiche richieste.
Autore: Arch. Gabriele Bellotti 11 mag, 2020
IN ARRIVO BONUS DETRAZIONI AL 110% In arrivo una serie di detrazioni del 110% per le opere e gli impianti di ristrutturazione immobiliare finalizzati al risparmio energetico e alla tutela ambientale di case e palazzi. Di fatto si tratta di interventi di riqualificazione sismica o energetica a costo zero per le famiglie , grazie a un credito d’imposta del 110% alle imprese che faranno i lavori. I lavori andranno realizzati tra il 1 luglio 2020 e il 31 dicembre 2021. La norma vale anche per le facciate dei palazzi, che potranno essere rimessi a nuovo praticamente gratis. Si provvede ad incrementare al 110% l’aliquota di detrazione spettante a fronte di specifici interventi in ambito di efficienza energetica, riduzione del rischio sismico, installazione di impianti fotovoltaici e di interventi di recupero o restauro della facciata esterna . Se congiuntamente ad un’opera strutturale di riqualificazione energetica o di messa in sicurezza degli edifici, verranno eseguiti altri lavori di riqualificazione energetica, restauro delle facciate esterne dell’edificio o installato un impianto fotovoltaico per la produzione di energia, tutti i lavori riceveranno una detrazione pari al 110%. Pertanto, se una famiglia effettuerà lavori sulla propria abitazione che ricadono all’interno degli interventi sopra elencati per un importo pari a 1000 euro, riceverà al momento della dichiarazione dei redditi una detrazione pari al 110% del costo dei lavori, che potrà usare in compensazione in cinque quote annuali di pari importo. Oltre all’aumento delle aliquote, inoltre, le famiglie potranno ricevere, a fronte della cessione della detrazione fiscale, uno sconto in fattura pari al 100% del costo dei lavori da parte dell’impresa che ha effettuato la ristrutturazione. Le famiglie potranno cioè effettuare importanti lavori di ristrutturazione senza alcun esborso monetario , ma semplicemente vendendo la detrazione fiscale all’impresa che ha svolto i lavori. Questo garantirebbe importanti effetti sulla messa in sicurezza del nostro territorio , sulla riduzione di emissioni fossili e sulla produzione di energia da fonti rinnovabili , creando quella sinergia fondamentale tra sviluppo economico e contrasto ai cambiamenti climatici, oltre a produrre nuovo lavoro alle piccole e medie imprese, aumentando l’occupazione e il PIL. Per qualsiasi dubbio in merito alla questione, non esitate a contattare la TREFOR PROJECT al numero 02 51 03 39 o scrivere una mail a info@treforproject.it , il nostro staff è a disposizione per fornire informazioni in merito alle misure da adottare nei cantieri.
Autore: Arch. Nicoletta Ferrari 11 mag, 2020
La pandemia che stiamo vivendo e che non si sa ancora quando finirà avrà innegabilmente delle ripercussioni in ambito economico, lavorativo, sociale, psicologico ecc… ma anche nella progettazione degli spazi abitativi per venire incontro ai concetti di salute, prevenzione ed igiene, essendo il covid un virus facilmente trasmissibile per via aerea. Come la storia ci insegna, tutto è in continua evoluzione e volto al miglioramento delle nostre condizioni igienico sanitarie sulla spinta delle malattie che nel corso dei secoli si sono succedute. Per esempio il bagno moderno infatti, sviluppatosi nel tempo accanto a focolai di tubercolosi, colera ed influenza, non è altro che una convergenza di progressi nella scienza, negli impianti idraulici e dei servizi igienico-sanitari legati al diffondersi (ed alla prevenzione) delle malattie. I rivestimenti murali, i pavimenti e le finiture sono stati implementati, in parte, anche per promuovere la salute e l’igiene della casa durante le emergenze di salute pubblica. Una direzione in cui i progettisti si sono mossi sin dalla fine dell’800, quando le condizioni di affollamento nelle città e la scarsa qualità delle acque e dei servizi igienico-sanitari avevano reso le metropoli terreno fertile per il prolificarsi di una serie di agenti patogeni. All’epoca erano solo i ricchi a possedere i vasi da notte che verso il 1884 fecero rinchiudere in appositi stanzini di legno riccamente decorati, completi di lavandini, vasca da bagno e altri mobili per “nascondere” la reale funzione dello spazio, ma questo rendeva quegli spazi ancora più insalubri. Verso i primi del ‘900, i medici scoprirono che i servizi igienici, collegati al sistema fognario pubblico, potevano essere utili per fermare la diffusione di malattie infettive, tanto che iniziarono ad essere apportate numerose modifiche, e non solo nelle case. La carta da parati sparì, in favore di muri sempre più bianchi come quelle dei sanatori, tanto che il bianco è diventato di gran moda perché si pensava che una maggiore luce nella stanza sarebbe stata un ottimo disinfettante. Le novità del ‘900 sono state molte. Rimossi dalle progettazioni i bagni dell’epoca vittoriana, l’igiene sarebbe dovuta essere il futuro. Sbarazzarsi di tutto ciò che non poteva facilmente essere lavato divenne necessario: i pavimenti in legno sono stati sostituiti dalle piastrelle, o dal linoleum, tessuti più leggeri come il lino hanno soppiantato pesanti drappeggi perché non solo erano più facili da lavare, ma lasciavano entrare più aria e luce solare. La preoccupazione per l’igiene e la diffusione delle malattie infettive ha spinto anche un’altra innovazione progettuale: i secondi bagni. Nelle case a più piani, i bagni erano in genere situati al secondo piano, vicino alle camere da letto, ma quando scoppiò l’epidemia di influenza nei primi anni del 20° secolo, alcuni proprietari di case aggiunsero un piccolo bagno di servizio per gli ospiti. Sulla base di quanto accaduto in passato, i fattori esterni ci inducono ad evolvere, ad applicare migliorìe anche nella futura progettazione degli interni. Dobbiamo iniziare a concepire sempre di più il nostro spazio abitativo come un nucleo protetto ed autonomo per far fronte a situazioni di emergenza, come siamo stati purtroppo catapultati in questo periodo. Abbiamo la necessità ed il dovere di fare tesoro di tutto quello che ci sta succedendo per essere più preparati in futuro, qualora si ripresentasse una situazione simile. Innanzitutto sarà importante ripensare al layout distributivo degli spazi inserendo un bagno/lavanderia/vestibolo dove potersi svestire dopo il rientro a casa, una sorta di zona filtro tra interno ed esterno, limitando cosi la proliferazione di virus. Gli abiti, le scarpe, le mascherine ed i guanti sono ricettacoli di microbi, pertanto vanno tenuti lontano dall’ambito domestico. L’utilizzo di pavimenti e rivestimenti facilmente lavabili, a cui il progresso ci ha portato negli ultimi anni, sarà determinante per mantenere uno spazio interno salubre e confortevole. Anche l’impiantistica ci dovrà essere di aiuto ulteriormente con sistemi di ventilazione e purificazione dell’aria sempre più efficienti, che si sostituiscano al ricambio d’aria naturale, al fine di assorbire i batteri e di limitarne la diffusione. Tali impianti in molti appartamenti (in classe A) sono già presenti, ma, alla luce di questa emergenza covid in cui il virus è facilmente trasmissibile per via aerea, andrà prevista una massiccia implementazione nella progettazione, selezionando macchinari ad hoc. Sicuramente le ditte produttrici evolveranno i loro prodotti per garantire prestazioni maggiori e più specifiche per i virus. Quindi l’aspetto prioritario nelle progettazione sarà garantire l’igiene e la prevenzione , in seconda battuta si dovrà studiare il confort abitativo per una condivisione degli spazi, capace di conciliare la privacy e la convivialità dei componenti della famiglia. La vita in casa 24h/24 legata allo smart working ci impone un ripensamento degli spazi sulla base delle attività, anche quelle che prima erano svolte al di fuori dell’ambito domestico, per esempio lavorare in ufficio. Pertanto, a prescindere dalla dimensione dell’appartamento, si dovrà concepire una postazione di lavoro indisturbata con il computer e la connessione wi fi, fondamentali per il lavoro in remoto. L’ideale sarebbe collocarla all’interno di un’altra stanza, ma non sempre è possibile a causa degli spazi ridotti, quindi si potrà ovviare scegliendo una posizione defilata e magari schermata da arredi che possano fungere da schermo visivo a tutela della privacy e della concentrazione. Si potrebbe anche iniziare a concepire vani flessibili, che, attraverso porte scorrevoli o pannelli, si possano unire o dividere in base alle esigenze delle attività di cui si ha momentaneamente bisogno. Per esempio un soggiorno può essere ridotto o ampliato qualora si abbia necessità o meno di uno spazio come studio o come palestra o per attività varie familiari. Gli spazi per le attività conviviali e di svago sono di fondamentale importanza: esercizi a corpo libero per mantenersi in forma, vista l’inattività forzata, attività ludiche e di intrattenimento nel tempo libero ecc… Saranno luoghi polivalenti utili per svariate attività singole o di aggregazione familiare, che potranno essere dedicati appositamente a queste funzioni oppure, in caso di appartamenti piccoli, un soggiorno o una camera da letto organizzate/arredate in maniera idonea per garantirne lo svolgimento. A completamento di questi spazi sono i balconi ed i terrazzi, fondamentali per garantire il contatto con l’esterno, di cui ci sentiamo privati. Potersi ossigenare all’aria aperta e potersi godere i benefici dei raggi solari (tra cui la vitamina D) sono terapeutici sia a livello psicologico che fisico evitando l’insorgenza di problematiche derivate dall’isolamento forzato in casa. Sarà di grande aiuto arredare i balconi /terrazzi con divanetti, lettini e tavoli per vivere momenti di relax e di convivialità all’aria aperta in totale sicurezza. Alla base di questo nuovo modo di concepire gli interni deve esserci la flessibilità e l’autonomia nel vivere la casa, includendovi attività che solitamente siamo abituati a svolgere all’esterno. I fattori esterni ci impongono di evolverci e di modificare le nostre abitudini, di pari passo l’adeguamento va necessariamente applicato anche nella progettazione degli interni per non perdere ed anzi migliorare il comfort e la sicurezza a cui siamo abituati ed alla quale la storia gradualmente ci ha portato.
Autore: Arch. Gabriele Bellotti 06 apr, 2020
BLOCCO CANTIERI PRIVATI A SEGUITO DEL COVID-19 Si continua a parlare di Coronavirus e dell’emergenza che il nostro Paese sta affrontando. Il Covid-19 arriva anche nei cantieri edili. Dopo la chiusura di tutte le attività non essenziali, arriva anche lo stop dei cantieri edili pubblici e privati. Già in base a quanto era stato espresso dal DPCM 11 marzo 2020 , i committenti dovevano valutare con ponderazione quali attività potevano essere procrastinabili e quali indifferibili ed esigere dalle imprese e dai lavoratori il rispetto delle misure igienico-sanitarie disposte. Dopo gli ultimi sviluppi, con il DPCM 22 marzo 2020 , il Governo ha chiuso tutte le attività non essenziali, compresi i cantieri edili. Questo perché in cantiere è impossibile seguire le indicazioni anti-contagio in merito al rispetto delle misure di salute, prevenzione e protezione dal virus, quali l’attenzione alla distanza di sicurezza, la difficoltà di trovare mascherine e disinfettanti in quantità e qualità idonea e l’impossibilità di sanificare un cantiere edile. Con il DPCM 1 Aprile 2020 , il Governo ha prorogato la chiusura dei cantieri e, quindi, anche tutte le indicazioni e le misure di prevenzione anti-contagio rimangono in vigore fino al 13 aprile 2020 compreso . Nell’elenco delle attività che restano chiuse compare anche il codice Ateco 41, che interessa la "Costruzione di edifici" e, di conseguenza, le sue sottocategorie. In sostanza, sono sospese le costruzioni di nuovi edifici residenziali e non residenziali, lo sviluppo di progetti immobiliari, i lavori di demolizione e tutte le attività di preparazione del cantiere edile e sistemazione del terreno. Fermi anche i lavori di completamento e finitura degli edifici, come intonacatura, posa in opera di infissi, arredi e controsoffitti, rivestimento di pavimenti e di muri, tinteggiatura e posa in opera di vetri, realizzazione di coperture e altri lavori specializzati di costruzione. Quindi, stop a tutti i cantieri che riguardano l’edilizia privata , ad esclusione di alcune attività che rientrano nel codice Ateco 43 , che interessa i “Lavori di costruzione specializzati”, ovvero l'installazione e la manutenzione di impianti elettrici, elettronici, di illuminazione, idraulici e di riscaldamento, antincendio, distribuzione del gas, installazione ascensori e scale mobili e di irrigazione giardini , le attività che rientrano nel codice Ateco 39 , che interessa lavori di risanamento (rimozione amianto) e gestione dei rifiuti e i cantieri che interessano le opere pubbliche nel codice Ateco 42 (costruzione di strade, ferrovie, ponti e gallerie; costruzioni di opere di pubblica utilità; costruzione di altre opere di ingegneria civile) ad esclusione di opere idrauliche, lottizzazioni del terreno connesse con l’urbanizzazione e altre attività di costruzione di altre opere di ingegneria civile nca. I cantieri che hanno dovuto sospendere i lavori a causa del blocco non dovranno pagare alcuna penale per ritardata consegna dei lavori, anche se il contratto le prevedeva . La ditta, anche se ha sottoscritto il contratto e incassato l’anticipo, potrà sempre comunicare lo stop del cantiere a seguito delle misure di contenimento del virus decise dal governo e invocare la causale Covid-19 come esimente. In previsione della ripresa delle attività lavorative , siano esse di cantiere o a livello condominiale (giardinieri, imprese di pulizia, manutentori, ecc.), sarà necessario osservare scrupolosamente delle linee guida anti contagio e diffusione del virus. Il responsabile addetto alla sorveglianza del rispetto delle misure sotto riportate è riconosciuto nella persona del Datore di Lavoro, in caso di imprese o aziende, e dell’amministratore in caso di condomini. Misure di sicurezza per prevenire il contagio, anche dopo la fine dell’emergenza: Esclusivamente in Lombardia, indossare sempre, ad ogni uscita di casa, la mascherina ( Ordinanza n. 521 del 04.04.2020 della Regione Lombardia ); rispettare la distanza minima tra le persone di almeno 1 metro; indossare guanti e mascherina nel caso in cui per le attività da eseguirsi in cantiere, sia inevitabile la distanza ravvicinata tra due operatori; sanificare gli ambienti di lavoro e wc e tutte le superfici e oggetti di uso comune; lavare le mani con soluzioni idroalcoliche all’ingresso in cantiere, prima e dopo le pause pranzo e all’ingresso e all’uscita dai servizi igienici; igienizzare i mezzi di cantiere se utilizzati da più persone (dovranno essere igienizzati la porzione riguardante quadro di comando, volante, maniglie, ecc.) ogni volta prima e dopo il loro utilizzo con apposita soluzione idroalcolica; dare in dotazione agli operai i guanti; utilizzare ascensori e montacarichi (ove presenti) esclusivamente un operatore per volta, o, in alternativa, con l’impiego di mascherine. I comandi e le pulsantiere dovranno essere igienizzate con apposita soluzione idroalcolica prima e dopo l’uso; evitare l’aggregazione, sfalsando, se necessario, le pause; stabilire turnazioni per la pausa pranzo e rispettare la distanza minima di un metro ogni lavoratore; fare turnazioni negli spogliatoi, se non può essere garantita la distanza di minimo 1 metro tra i lavoratori; garantire la distanza di almeno 1 metro tra le persone preposte all’attività della consegna di merci e materiali in cantiere. Inoltre, essa dovrà avvenire tramite l’utilizzo di guanti monouso (qualora non disponibili, lavare le mani con soluzione idroalcolica); affiggere sulle bacheche le disposizioni dell’allegato 1 del DPCM 8 marzo 2020; conservare in cantiere, nella cassetta di pronto soccorso o nelle immediate vicinanze, una o più mascherine FFP2 o FFP3, in base al numero dei lavoratori presenti. Per qualsiasi dubbio in merito alla questione, non esitate a contattare la TREFOR PROJECT al numero 02 51 03 39 o scrivere una mail a info@treforproject.it , il nostro staff è a disposizione per fornire informazioni in merito alle misure da adottare nei cantieri.
Autore: Arch. Nicoletta Ferrari 02 apr, 2020
A volte succede che si abbia voglia di cambiare il look della propria casa, senza stravolgimenti distributivi e funzionali, ma semplicemente darle nuova vita e personalizzarla. Questo tipo di intervento di semplice manutenzione ordinaria prende il nome di RELOOKING, che rispetto la manutenzione straordinaria, ovvero la ristrutturazione vera e propria, ha sicuramente dei costi e tempi più contenuti legati alla minor quantità di lavorazioni necessarie. Non servono pratiche edilizie, né permessi di alcun tipo, ma affidarsi ad un valido professionista che sappia indirizzare e scegliere come e cosa modificare per una trasformazione mirata ed in linea con i propri gusti ed esigenze è sicuramente una scelta che fa la differenza. Quali sono gli interventi che possono davvero cambiare il look della propria casa in maniera evidente ma non invasiva? • cambiare il colore e la finitura delle pareti , tenendo conto che i toni chiari aumentano la luminosità e dilatano lo spazio, mentre le nuance troppo accese possono stancare in breve tempo e tendono a ridurre lo spazio; basta tinteggiare di un colore differente anche solo una parete, magari quella più evidente o su cui possano spiccare i quadri più belli di casa o un mobile importante. Se però si ha voglia di osare un pò di più, si può pensare alla posa di una carta da parati, sempre su una sola parete, specie se si scelgono tinte e pattern scenografici. L’effetto finale è di sicuro impatto ed è comunque una soluzione facile da rimuovere, quando si desidererà cambiare ancora aspetto alla casa. • utilizzare pavimentazioni semplici da posare e soprattutto di spessore esiguo, che possono così coprire i materiali preesistenti senza troppi problemi soprattutto per quanto riguarda i serramenti (come le porte e le porte-finestre). Se infatti l’innalzamento del livello di calpestio è minimo, basterà una semplice registrazione dei cardini o l’aggiunta di rondelle spessoranti. Una nuova pavimentazione, proprio per la sua estensione, cambia notevolmente l’ambientazione degli interni, conferendo un nuovo aspetto all’intero appartamento. • verniciare i rivestimenti ceramici con smalti e prodotti appositi all’interno di un bagno o di una cucina, in modo da aggiungere un tocco cromatico inedito; oppure considerare il cambio dei sanitari (ovviamente scegliendo dei modelli compatibili con le prese d’acqua e gli scarichi esistenti) e la sostituzione della vasca con un più moderno box doccia di ampie dimensioni. • aumentare la luminosità degli ambienti installando punti luce aggiuntivi, sistemando degli specchi in punti bui o semplicemente cambiando le lampadine: spesso una stanza ci appare pesante, piena oppure opprimente solo perché illuminata male. Alcune valide opzioni prevedono quindi l'installazione di faretti a soffitto o a pavimento per valorizzare particolari angoli, mobili od oggetti; la scelta di lampadari d'arredo molto luminosi che creino giochi di luce e ombra sulle pareti o l'accurata disposizione di alcune lampade a stelo di design. • modificare la disposizione dei mobili , magari sostituendone alcuni con i pezzi acquistati nei mercatini o recuperati in soffitte o cantine: spesso questo è sufficiente a valorizzare una stanza. Naturalmente si può anche modificare a proprio piacere l'aspetto dei mobili già esistenti o rinfrescare quelli più rovinati verniciandoli di un altro colore, cambiando pomelli e maniglie e decorandoli a stencil o decoupage; • sostituire i complementi tessili come le tende, i copriletti o le fodere di poltrone e divani: questo è un altro ottimo metodo per rinnovare completamente un divano usurato o non gradito o per vivacizzare la camera da letto con un tocco di colore, magari intonato alla stagione dell'anno. Le circostanze in cui un intervento di home relooking appare la soluzione vincente sono principalmente : quando si vuole dare una semplice rinfrescata alla nostra casa, quando la permanenza è temporanea o non si può intervenire in modo più incisivo, come nel caso di un affitto. In ogni caso è una soluzione a portata di tutti e di grande resa estetica se si ha la capacità o ci si affida ad un professionista per valutare e selezionare ciò che all’interno dell’appartamento va valorizzato o sostituito per un effetto visivo di notevole impatto scenico.
LAVORI LOW COST RINNOVARE CASA
Autore: Grafica Web Ambra Randi 01 apr, 2020
Ecco del tempo libero che non ti aspettavi… tanto tempo libero. Se ti piace il FAI DA TE allora puoi cogliere l’ occasione di fare qualche piccola variazione alla casa, piccoli lavori che possono cambiare e rinnovare gli ambienti . Senza esagerare con gli acquisti on line puoi procurarti della tempera, rulli e pennelli. I colori grigi e tortora sono ottimi colori neutri da abbinare un po’ con tutti gli stili di arredamento. Puoi scegliere se fare tutte le pareti o una parete per stanza. Mantenere le stesse tonalità per ogni zona aiuta a creare collegamento e uniformità degli ambienti facendoli sembrare più ampi. Spesso non ci si pensa, ma anche rinnovare i mobili è possibile con pochi semplici passi. Ormai sul mercato sono tantissime le offerte di vernici all’acqua che ricreano molteplici effetti, dall’anticato al materico, ricreando ambienti in stile shabby chic o moderno. Oppure se vuoi qualcosa di meno sporchevole, ci sono stampe adesive da far invidia a qualsiasi artista! Il vecchio piano in marmo del bagno ti ha stufato? Scegli una tinta, meglio sempre un colore uniforme, e anche il bagno cambierà aspetto. Per procedure e applicazione materiali, ormai on line puoi trovare di tutto. Un’altra semplice idea può essere cambiare il colore dei cuscini del divano, le tende . Il vantaggio sarà, non solo aver trovato il modo di occupare del tempo ma avere nuovi stimoli, progetti, idee e un ambiente rinnovato. Anche se si è degli ottimi estimatori del FAI DA TE, nulla è paragonabile a un professionista, che ti consiglia e realizza a regola d’arte tutti i tuoi sogni. Per questo ci sono gli ARCHITETTI di Trefor Project, pronti a programmare e realizzare il tuo nuovo progetto di rinnovo, anche a costo contenuto, ma sempre avvalendosi di professionisti del settore con cui collaborano da anni. NON METTERE DA PARTE I TUOI SOGNI, SONO IL CARBURANTE PER ANDARE AVANTI CON IL SORRISO Sono sempre disponibili allo 02 510339 Email: info@treforproject.it
RIQUALIFICAZIONE PATRIMONIO EDILIZIO, ristrutturazione,bonus ristrutturazioni,EcoBonus,bonusFacciata
Autore: Arch. Gabriele Bellotti 25 mar, 2020
La riqualificazione del patrimonio edilizio esistente è da intendersi come la trasformazione di un ampio bacino di immobili, concepiti sulla base di standard progettuali superati, che possono essere interessati da processi edilizi che li portano ad avere una maggiore efficienza energetica, un alto comfort abitativo, una maggiore sicurezza degli impianti, una più efficiente sicurezza sismica e il recupero della bellezza esterna perduta negli anni, ecc. L’involucro edilizio, insieme al suo sistema strutturale ed impiantistico, rappresenta un punto di debolezza delle costruzioni esistenti sul quale è necessario intervenire, fornendo contributi migliorativi inerenti un migliore isolamento termo-acustico, un’efficienza energetica, con uno sguardo sempre attento alla sua fruibilità e all’estetica. La riqualificazione del patrimonio edilizio esistente rappresenta ormai un investimento sociale, agevolato dallo Stato con apposite misure di sgravio fiscale: • Il “Bonus Ristrutturazioni” , si riferisce agli interventi di #ristrutturazione generale dell’immobile, tra i quali spostamento di pareti interne e porte, rifacimento degli impianti idrici e pavimentazioni (esclusivamente se inserite all’interno di opere più ampie di ristrutturazione). L’agevolazione è stata estesa fino al 31 dicembre 2020 e prevede di recuperare il 50% dei costi sostenuti nel 2020 nel limite di 96.000 euro per ogni immobile, con riferimento a distinte casistiche a seconda che si tratti di interventi su singole unità immobiliari o parti condominiali; • l’ “EcoBonus” , si riferisce agli interventi di riqualificazione energetica, tra i quali sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale, installazione di impianto di climatizzazione estiva, impianto solare, sostituzione infissi, realizzazione di cappotto alle pareti esterne, ecc. L’agevolazione è stata estesa fino al 31 dicembre 2020 e prevede di recuperare il 65% dei costi sostenuti nel 2020 nel limite di 100.000 euro per ogni immobile. • Il “bonus facciate ” si riferisce agli interventi di abbellimento degli edifici, mediante interventi di recupero o restauro della facciata esterna di edifici esistenti, di qualsiasi categoria catastale, compresi quelli strumentali. Sono agevolabili i lavori realizzati per il rinnovamento e il consolidamento della facciata esterna, inclusa la semplice pulitura e tinteggiatura e gli interventi su balconi, ornamenti, fregi, lavori sulle grondaie e i pluviali, su parapetti e cornici. Sono comprese nella nuova agevolazione fiscale anche le spese correlate come l’installazione dei ponteggi e lo smaltimento dei materiali. Consente di recuperare il 90% dei costi sostenuti nel 2020, senza un limite massimo di spesa e possono beneficiarne tutti, da inquilini e proprietari, residenti e non residenti nel territorio dello Stato, persone fisiche e imprese.
RISTRUTTURARE CASA IN PRIMAVERA
Autore: Arch Nicoletta Ferrari 18 mar, 2020
Ristrutturare un immobile è un'operazione che richiede tempo ed energie, pertanto scegliere la stagione migliore ne permette una notevole ottimizzazione. Grazie alle giornate più calde ed alla loro prolungata durata, la PRIMAVERA si presenta come il periodo ideale per ristrutturare permettendo di effettuare le lavorazioni più agilmente. I vantaggi nell'eseguire i lavori in casa proprio in questo periodo sono notevoli e vanno sfruttati il più possibile per rendere piacevole quest'esperienza spesso causa di stress. Alla base di tutto è utile che ci siano idee chiare ed un progetto ben realizzato da un valido professionista, onde evitare spiacevoli inconvenienti in corso d'opera. PICCOLI E GRANDI INTERVENTI IN BASE ALLE ESIGENZE La comodità nel poter accedere agli spazi esterni senza temperature rigide o piogge che rallenterebbero i progressi, la più rapida asciugatura delle tinteggiature delle pareti, dei massetti, delle colle/vernici per i pavimenti/rivestimenti ecc.. disperdendone l’odore lasciando finestre aperte, una più agevole sostituzione degli infissi sono tra i principali vantaggi legati alle ristrutturazioni durante il periodo primaverile. In particolare: RISTRUTTURARE TOTALMENTE/PARZIALMENTE CASA: sia che si decida di modificare una parte o l’intera casa, le lavorazioni partono dalla variazione della distribuzione degli spazi interni fino alle relative finiture e gli arredi. E’ senza dubbio la tipologia di lavorazioni che comporta maggior coinvolgimento di energie e tempi, per questo motivo la scelta della stagione giusta per iniziare i lavori può agevolare notevolmente lo svolgimento dei lavori, affidando la precedente fase di progettazione e scelta dei materiali al periodo invernale. IMBIANCARE CASA: imbiancare casa, nel periodo primaverile, è una scelta adoperata da molte persone, La voglia di cambiamenti e di ordine domestico aumenta in modo esponenziale, complice la durata delle giornate, si ha l'impressione che il tempo a disposizione sia molto di più e quindi si possa dedicare spazio e cura al proprio ambiente domestico. Il periodo migliore per dipingere la propria casa è quello che va da inizio primavera a fine estate, con la pittura che si asciuga più facilmente e si possono lasciare tranquillamente le finestre aperte giorno e notte, senza provocare dispersione di calore; un altro aspetto positivo è che l'odore di imbiancatura se ne va più in fretta. RINNOVARE IL BAGNO: ristrutturare il bagno è sempre molto difficile, soprattutto per chi non ne ha due a disposizione. Vedere le proprio possibilità di igiene personale ridursi repentinamente non è piacevole, per questo il periodo estivo può essere perfetto per procedere con i lavori. Rimanere senza acqua calda per la durata dei lavori non è un problema, e se si vogliono fare interventi importanti, come trasformare la vasca in doccia o cambiare le tubazioni, l'estate è il periodo più indicato. CAMBIARE GLI INFISSI E I SERRAMENTI: cambiare gli infissi è un altro di quei lavori che si tende a posticipare. Il ruolo degli infissi nel consumo energetico di un'abitazione è determinante nel contenere la dispersione del calore e di conseguenza i costi di climatizzazione dell'ambiente. La primavera è il periodo indicato per queste attività, sfruttando il fatto che non è necessario riscaldare la casa e si può fare a meno degli infissi per qualche giorno, così come anche dei serramenti. GIARDINAGGIO: chi possiede un giardino o una terrazza dovrebbe già aver sfruttato le possibilità messe a disposizione. Per chi è in ritardo sulla tabella di marcia, iniziare ora no è poi una cattiva idea: giornate lunghe e la possibilità di sfruttare il proprio spazio verde non devono essere trascurate. Per quanto riguarda i lavori di muratura come barbecue, portici e piscine è importante tenere sempre presente la normativa vigente, mentre per interventi temporanei, come un gazebo smontabile e tende da sole, in generale si può procedere senza problemi. Tutto quello che riguarda la cura delle proprie piante è molto importante: sistemi di auto irrigazione sono di aiuto per la salute del giardino e della sua vegetazione. INCENTIVI E DETRAZIONI FISCALI Le miti giornate primaverili e le temperature gradevoli non sono l'unico motivo per pensare a ristrutturare il proprio immobile. Un'ulteriore ragione sono gli incentivi per il 2020: la new entry dei bonus fiscali di quest'anno è rappresentata dal bonus facciate al 90% sui lavori, anche di manutenzione ordinaria, sulle facciate degli edifici. Devono trovarsi nelle zone ad alta densità abitativa (A e B dei piani regolatori) e riguardare le strutture opache (sono quindi esclusi infissi e grondaie); poi ci sono le proroghe, nelle attuali misure, della detrazione sulle ristrutturazioni al 50% fino a 96mila euro di spesa, dell'ecobonus al 65% per un tetto di spesa che varia a seconda dell'intervento, del bonus mobili al 50% fino a 10mila euro, del bonus verde al 36% fino a 5mila euro (quest'ultima misura è contenuta nel decreto Milleproroghe). Quindi ci sono numerosi motivi per iniziare una ristrutturazione che possa soddisfare le vostre aspettative … noi siamo qui per questo, qualora vogliate una consulenza non esitate a contattarci!
Autore: Arch. Nicoletta Ferrari 27 set, 2019
A partire dal 25 e fino al 28 settembre 2019 a Verona si inaugura la 54esima edizione di Marmomac, il grande evento rivolto a tutti gli operatori e professionisti – architetti, designer, ingegneri e altri – del settore lapideo. Marmomac rappresenta ormai la più importante manifestazione internazionale dedicata a marmi, graniti, tecnologie di lavorazione, design applicato e formazione professionale. Fondamentali per la sua crescita e successo sono stati e sono tuttora gli aspetti di innovazione, design e formazione. Infatti, Marmomac costituisce un vivace laboratorio di sperimentazione in cui cultura, innovazioni e tendenze sono esposte al pubblico attraverso mostre, progetti e installazioni, realizzate dalle aziende del settore in stretta collaborazione con architetti e designer. Dei diversi padiglioni dedicati all’esposizione di marmi, pietre, macchine e utensili per la lavorazione, la Hall 1, The Italian Stone Theatre raccoglie e illustra l’eccellenza litica italiana attraverso numerose mostre ed eventi dell’Area Forum, tra cui tavole rotonde, convegni, cerimonie e presentazioni. Il tema dell’edizione 2019, che contraddistingue tutte le iniziative realizzate all’interno del padiglione, è Naturality, ossia la naturalità della pietra, intesa nel suo aspetto più puro, la sua unicità e biodiversità. Sono numerose le mostre e le iniziative che caratterizzano il padiglione The Italian Stone Theatre, tra cui: – Lithic Garden In un auspicato e ricercato rapporto di sostenibilità, equilibrio e armonia con la natura, la mostra presenta cinque “spazi”, “giardini di pietra” – progettati da Zaha Hadid Architects CoDe & Giuseppe Fallacara; Setsu & Shinobu Ito; Vincenzo Latina; Marco Piva; CZA – Cino Zucchi Architetti con Stefano Goffi – in cui materiali geologici e biologici, contaminandosi reciprocamente, producono nuove idee di habitat per l’uomo. – Percorsi d’Arte L’esposizione indaga il tema dell’utilizzo delle macchine nella lavorazione artistica della pietra, proponendo le opere di cinque artisti internazionali (Nicolas Bertoux; Raffaello Galiotto; Sylvestre Gauvrit; Jon Isherwood; Cynthia Sah) che sperimentano le ultimissime tecnologie numeriche per la lavorazione lapidea. – Natural Things Otto inediti progetti di design, accompagnati da testi e videointerviste dell’autore, affrontano il sempre più difficile riconoscimento dei valori di autenticità e naturalezza della pietra nella realizzazione dei prodotti, di fronte ai fenomeni di imitazione dei suoi effetti cromatici e tattili ad opera di alcune aziende. – Brand & Stone 2.0 Un’esposizione di eccellenti oggetti di design in marmo, che è anche un progetto di partnership tra le aziende del marmo e i grandi marchi internazionali del design, in cui le abilità e le conoscenze tecniche e artistiche delle aziende lapidee italiane sono messe a disposizione delle più prestigiose aziende dell’arredamento. – Young Stone Project Una rassegna dei più interessanti progetti prodotti da alcune università italiane di architettura, design e arte illustra la qualità della sperimentazione con materiali litici, raggiunta da studenti e professori grazie alla collaborazione di aziende del settore che hanno realizzato in forma di prototipi le loro opere. – Ristorante d’Autore “Nature Works” Oltre ad accogliere la cucina di chef stellati, il ristorante “Nature Works” costituisce un grande luogo di accoglienza, convivio e relax, in cui il marmo e la pietra, sagomati e modellati dal tempo, danno forma agli oggetti che arredano lo spazio facendo percepire le sensazioni e il movimento dei paesaggi rocciosi. – Wine Bar “Natural Beam” Anche quest’anno The Italian Stone Theatre ospiterà un nuovo Wine Bar nel segno della naturalità, un’oasi di pace e tranquillità in un rapporto di simbiosi a tre: natura, pietra e vino. – Common Spaces Una serie di interventi “green” avvolge e divide la Hall 1 in spazi con diverse funzioni: dalle mostre di architettura e design alla Forum Area e alle Relax Room, mettendo in dialogo l’elemento naturale con gli artefatti del progetto litico. – Eventi all’Area Forum Numerosi eventi, tra cui convegni, conferenze, lecture, seminari, fanno parte della ricca offerta formativa (alcuni con l’assegnazione dei CFP, crediti formativi professionali) e culturale dell’Area Forum del The Italian Stone Theatre. Sono molti gli architetti e designer di fama internazionale che hanno contribuito con le loro installazioni – opere in cui il design litico costituisce uno dei fattori trainanti del marmo made in Italy – a rendere lo spazio del The Italian Stone Theatre un luogo unico in cui architettura, arte e sperimentazione si fondono insieme. L’allestimento generale è a cura di Raffaello Galiotto e Vincenzo Pavan con la collaborazione di AIAPP, Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio. Partner del progetto: Vivai Valfredda, Tenda Verde e Mati 1909. Buona visita!
Autore: Arch. Nicoletta Ferrari 25 set, 2019
Dal 23 al 27 settembre 2019 Bologna ospita il Cersaie - Salone Internazionale della Ceramica per l'Architettura e dell'Arredobagno - giunto al 37esimo anno, un evento che accoglie architetti, progettisti, rivenditori e pubblico per mostrare i prodotti più innovativi delle più importanti aziende italiane e straniere. Cinque giorni in cui scoprire tutte le nuove tendenze del design delle superfici e dell’arredamento del bagno presentate in anteprima, insieme a nuovi prodotti, materiali, forme e tecnologie. Diciotto i padiglioni in cui toccare con mano l’intera gamma di prodotti del settore: grandi lastre in ceramica, piastrelle in ogni formato, carte da parati, pavimenti in legno, arredo del bagno, docce, saune, vasche, rubinetteria e sanitari di design. Cersaie 2019 si snoda su una superficie espositiva di 161.000 metri quadrati, che ospita 869 aziende provenienti da 40 Paesi del mondo. Le imprese straniere che partecipano alla fiera sono 338. Poco più della metà - 454 espositori - fanno riferimento al solo settore delle piastrelle di ceramica. Le aziende rappresentanti del settore dell'arredo bagno sono 205. L'ampia affluenza alla manifestazione è il sintomo della posizione di leadership mondiale acquisita dall'Italia nel settore della ceramica. Infatti il valore legato all'export di questi prodotti made in Italy è pari all'85 per cento, con un fatturato di oltre 4 miliardi di euro (pari a circa l'1 per cento delle esportazioni nazionali). Al momento le aziende italiane del settore danno lavoro a oltre 25.000 addetti. Per questa edizione Cersaie cambia volto e inaugura Open Cersaie . Si tratta di una nuova idea di esposizione basata sulla contaminazione. Una nuova forma per custodire i pilastri dell'iniziativa, che rimangono gli stessi: il programma di incontri di architettura Costruire Abitare Pensare, le missioni di progettisti stranieri di Cersaie Business, gli incontri di design e lifestyle dei Café della Stampa, le dimostrazioni pratiche e teoriche della Città della Posa, le mostre tematiche che declinano l’Italian Style, gli incontri con i consumatori finali per la riqualificazione degli spazi di Cersaie Disegna la tua Casa. La mostra tematica di Cersaie 2019 si intitola Famous Bathroom . L'esposizione, curata da Angelo Dall’Aglio e Davide Vercelli , coinvolge 32 brand che realizzano la propria visione di bagno in modo ironico e divertente. Sono di ispirazione personaggi famosi come i Beatles, Coco Chanel, Piet Mondrian, Sigmund Freud, Le Corbusier e Maria Callas. Ciò che emerge prepotentemente dagli stand è l’indiscussa versatilità del gres porcellanato come materiale adatto a svariati utilizzi, ideale anche per le pareti. Tra i nuovi rivestimenti proposti ce n’è per tutti i gusti: innovative tecnologie digitali permettono di ottenere piastrelle che imitano i materiali naturali e la loro matericità con assoluta fedeltà (venature, striature, segni del tempo e irregolarità…) e tutto risulta “vero” quasi quanto l’originale riprodotto. Le nuove piastrelle in gres porcellanato sono perfette per i pavimenti grazie alle caratteristiche di grande resistenza. Si riconferma ancora – anche in questa edizione della fiera bolognese – il trend delle cementine con i loro motivi geometrici o floreali, ogni anno rivisitati e implementati nelle fantasie. Per quanto riguarda i formati si spazia da quelli piccoli da 10 x 10 cm alle lastre di maxi dimensioni che permettono anche di ottenere, per esempio su un’unica parete del living, risultati scenografici, che si tratti di gres porcellanato tradizionale o in versione laminata, più leggera. Non rimane che avventurarsi negli stand, assorbirne le molteplici applicazioni e dare spazio alla fantasia!
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